Essendo tornati a Sintra prima delle 9 del mattino, siamo riusciti ad entrare tra i primi visitatori al Palácio da Pena. Per raggiungerlo la passeggiata in salita nel parco è faticosa e romantica. Una volta giunti all’ingresso, sembra di essere all’interno di un quadro dai colori sgargianti: torri gialle e rosa, pareti blu, azulejos di cavalieri o foglie d’uva colorate, il tutto circondato dal parco alberato della Serra de Sintra. Anche l’interno è interessante, ma è l’esterno la parte in assoluto più suggestiva.
Per visitare i monumenti di Sintra si può comprare un unico biglietto dalla validità di due giorni, molto utile anche perché consente di evitare le code all’ingresso dei palazzi.
Palácio da Pena
Dopo la visita di Sintra, abbiamo continuato a dirigerci verso ovest fino a raggiungere il Cabo de Roca, il punto più occidentale dell’intero continente europeo. Questa scogliera ricoperta di fiorellini gialli che cola a picco nell’Oceano Atlantico è molto bella, nonostante il numero spropositato di turisti. È davvero il punto dell’Europa “dove finisce la terra e comincia il mare”, come scrisse Camões.
Risalendo verso nord, ci siamo nuovamente immersi nella storia portoghese. Il palazzo e convento di Mafra, dalla facciata bianca, lavorata e simmetrica, ha due torri poste alle estremità che sono collegate da un corridoio lungo 232 metri. Qui abbiamo visitato l’infermeria e la farmacia del convento, gli appartamenti reali e l’immensa biblioteca dei monaci, davvero da sogno. La distesa di libri è davvero a perdita d’occhio! Anche la basilica, in posizione centrale rispetto alla facciata, è bella, ma non degna di nota quanto il resto del complesso.
Tornando sulla costa, abbiamo fatto una sosta nella graziosa Óbidos, un piccolo borgo di circa 3000 abitanti circondato dalle mura medievali e con le viette su cui si affacciano case bianche, blu e gialle. Qui si passeggia per i gli stretti vicoli lastricati e si può camminare sulle mura seguendo il cammino di ronda, purché non si soffra di vertigini. Si visitano la Praça Santa Maria e la chiesetta che vi si affaccia, poi qualche negozietto.
Per concludere la giornata, siamo andati a dormire nel borgo costiero di Nazarè, dove passeggiare sul lungomare nelle serate invernali può essere davvero piacevole.